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Serie A, il retroscena: il Torino e altri quattro club volevano ripartire il 20 giugno

Il retroscena / Secondo Repubblica, il Torino (insieme ad altri 4 club) aveva optato per il 20 giugno

Silvio Luciani

In attesa delle indicazioni del Governo, il calcio italiano ha deciso la data della ripresa del campionato. L’assemblea dei Presidenti di Serie A ha scelto il 13 giugno come data per ricominciare a giocare e lo ha fatto con una maggioranza schiacciante: 15 voti favorevoli. Secondo quanto riportato da Repubblica, il Torino - insieme a Napoli, Sassuolo, Samp e Udinese - avrebbe invece optato per il 20 giugno.

Una data che, dalla maggioranza dei club, sarebbe stata ritenuta estrema perché non avrebbe permesso di disputare anche la Coppa Italia. Ora la palla passa al Governo: il premier Conte e i ministri Spadafora e Speranza dovranno valutare nelle prossime settimane la fattibilità del piano proposto dalla Lega Serie A, che fa sapere che la scelta è stata presa “in ossequio alle decisioni del governo e in conformità ai protocolli medici a tutela dei calciatori e di tutti gli addetti ai lavori". Maggioranza abbastanza compatta anche sul tema dei diritti televisivi: si è deciso di concedere altro tempo ai broadcaster televisivi prima di arrivare allo strappo. Non passano quindi le proposte di Lazio, Napoli e Sampdoria (che volevano adottare una linea dura) e neanche quella di Juve, Bologna, Parma e Sassuolo che volevano concedere riduzioni alle emittenti televisive.