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Torino, il pagellone di fine 2020: Verdi 5.5, è ancora deludente. Serve un cambio di registro

I voti / L'attaccante segna poco e sbaglia ancora troppo. Poteva essere il momento per riscattarsi, non l'ha sfruttato

Gualtiero Lasala

La fine dell'anno è il tempo dei bilanci. Dopo i centrocampisti, tocca agli attaccanti, e adesso ci concentriamo su Simone Verdi, l'acquisto più oneroso dell'era Cairo. Ancora una volta, purtroppo, non è riuscito ad essere l'arma che il Torino ha sempre voluto diventasse. Poche prestazioni ad alto livello e soprattutto il solito problema della costanza.

PARTITA TOP - La sua partita migliore non può che essere quella contro il Lecce, in Coppa Italia, nella quale - con la sua doppietta e il suo assist - ha permesso al Torino di passare il turno. Se gli si deve rimproverare qualcosa in quella gara, è la tempistica: ha dovuto impiegare 120 minuti per piegare una formazione di Serie B. Ma se i granata sono passati, il merito è pressoché solo suo.

PARTITA FLOP - La partita flop di Verdi è stata quella contro il Cagliari, anche se la scelta è stata ardua. Nella gara contro gli isolani, entrato a 11 minuti dalla fine, serviva che piazzasse il colpo di qualità per impedire una sconfitta casalinga pesante. Un'occasione gigantesca è capitata sul suo sinistro, ma non lo ha buttato in rete. Verdi era stato acquistato per quei colpi, quei tiri a giro con entrambi i piedi. L'ennesima chance di prendersi la ribalta e le copertine, buttata alle ortiche.

VOTI - Per questo il voto è un 5.5, ancora un'insufficienza per lui, che non è il giocatore che ci si aspettava. Poteva prendersi la squadra sulle spalle ma non ci è riuscito e continua a restare in un eterno limbo tra grandi giocate e errori clamorosi. Da gennaio in poi dovrà essere però a disposizione di Giampaolo, perché nella corsa alla salvezza servirà anche il suo apporto.