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Torino-Inter 0-3, l’analisi dei gol: la difesa granata è da horror

Nicolò Muggianu

Il 0-2 dell'Inter nasce invece da calcio da fermo. Brozovic scambia il pallone corto con Biraghi, creando un vantaggioso due contro uno con Baselli che tarda ad uscire dall'area di rigore. Intanto prendono corpo le marcature in area di rigore: marcatura a zona del Torino, in netto vantaggio di uomini (7 vs 4). L'errore grossolano dei marcatori però è di tipo concettuale: come in occasione del primo gol, l'intera retroguardia (Meité escluso) guarda solo ed esclusivamente il pallone tra i piedi di Biraghi; ignorando completamente il movimento opposto di Martinez e De Vrij che si scambiano al limite dell'area.

Il cross parte e le marcature a uomo si delineano: De Silvestri e Zaza raddoppiano su Lukaku, Nkoulou tiene Vecino, ma è sul secondo palo che avviene l'errore. Izzo, Bremer e Meité nonostante la superiorità numerica di partenza (3 vs 2) perdono il contatto visivo con De Vrij, libero di attaccare il secondo palo. L'errore più grave lo commette Mieté: l'unico ad avere il contatto visivo con il marcatore in partenza.

Il cross attraversa tutta l'area di rigore e raggiunge De Vrij, libero di battere Sirigu sul secondo palo. Imperdonabile la scelta di Meité, che rimane immobile al centro dell'area di rigore. Marcatura passiva del numero 23 del Torino, che in pochi secondi regala una corsia di otto metri al diretto avversario. L'Inter ringrazia e al 32' fa 0-2.

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