L'analisi

Torino-Juventus 2-2, l’analisi dei gol: i granata pagano due leggerezze

Roberto Ugliono

 TURIN, ITALY - APRIL 03: Federico Chiesa of Juventus celebrates after scoring their side's first goal during the Serie A match between Torino FC and Juventus at Stadio Olimpico di Torino on April 03, 2021 in Turin, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

In avvio di partita si porta subito in vantaggio la Juventus che ha un approccio migliore alla gara. Sulla sinistra Alex Sandro appoggia per Chiesa. Intanto si formano tanti 1 contro 1: Alex Sandro-Rincon, Chiesa-Vojvoda, Izzo-Bentancour e Bremer-Morata.

Chiesa riceve e con uno scavetto appoggia per Morata. Continuano a esserci gli 1 contro 1 di prima (eccetto Rincon che si avvicina in zona palla e si allontana da Alex Sandro).

Morata di prima appoggia per Chiesa che scatta per vie centrali. Basta questo semplice movimento per mettere in crisi la fase difensiva granata. Izzo e Vojvoda non seguono più i marcatori, ma guardano solamente la palla. Izzo giustamente si stacca da Bentancour, ma Vojvoda non segue Chiesa e Mandragora ci mette troppo tempo a ripiegare verso l'area di rigore per chiudere la voragine apertasi dopo la sponda di Morata.

Chiesa controlla e si lancia verso la porta completamente indisturbato. Buongiorno e Mandragora allora provano ad andare a mettere una pezza.

L'ex Udinese non affonda il contrasto perché non arriva in tempo per fermare Chiesa, mentre Buongiorno forse poteva essere più deciso.

Chiesa quindi può calciare quasi indisturbato e fa passare la palla sotto le gambe di Sirigu. Juventus in vantaggio.

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