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Torino-Napoli 0-4, l’analisi dei gol: bravi gli azzurri ma che regali dei granata

Federico De Milano

Infine al 68' il Napoli trova il quarto ed ultimo gol. Tutto nasce da un rinvio di Elmas che da posizione arretrata calcia lontanissimo il pallone, come si può osservare nell'immagine 1 molti giocatori del Torino sono presenti nella metà campo d'attacco.

Il pallone arriva ancora una volta nella zona di Osimhen che ingaggia ancora una volta un duello fisico con Schuurs. Il centrale del Toro sembra che questa volta sia riuscito ad anticipare il nigeriano riuscendo ad arrivare per primo sulla palla (immagine 2).

Il tocco dell'ex Ajax (destinato forse a Ricci nelle sue intenzioni) è però troppo debole a causa anche della spinta di Osimhen che sembrava essere al limite del regolamento. Il 9 azzurro difende quindi la palla con il corpo e aspetta l'avanzata dei compagni (immagine 3). Schuurs anche in questo caso è sembrato essere quasi timoroso di affrontare Osimhen che in questa partita ha spesso vinto i duelli con il numero 3 del Toro. Quello che fino a questo momento era stato il punto di riferimento difensivo per Juric si è dovuto inchinare, come il resto dei compagni, davanti ad un avversario più forte.

Il primo ad arrivare è il solito Kvaratskhelia che con la consueta velocità punta l'area granata. Gli si para davanti Djidji che gli nega la corsa verso la porta ma il 77 del Napoli ha un'ottima visione di gioco e nota l'inserimento sulla sinistra di Ndombele che, come si vede nell'immagine 4, è tutto solo.

Il centrocampista del Napoli ha così tutto il tempo di prendere la giusta mira e battere Vanja segnando lo 0-4. Il portiere del Toro ha provato a limitare i danni uscendo dai pali per restringere a Ndombele lo specchio di porta ma l'ex Tottenham si trovava in un'ottima posizione, troppo semplice per sbagliare (immagine 5). Il Torino subisce quindi un gol anche in contropiede consentendo al Napoli di esultare per la quarta volta. Le reti arrivate in questa partita sono state tutte sviluppate da azioni differenti ma il risultato finale sempre il medesimo. Ora Juric e il suo staff avranno la sosta per analizzare i troppi errori difensivi commessi in questa netta sconfitta.

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