Finalmente è terminata questa lunga stagione di Serie A, caratterizzata per la sospensione dovuta al coronavirus. Il Torino - prima di Mazzarri e poi di Longo - ha concluso questo campionato al sedicesimo posto a quota 40 punti e dunque ha raggiunto la tanto ambita salvezza. Tra le analisi che vanno fatte a bocce ferme, osservando i dati riportati dalla Lega Serie A, c'è da dire che il Torino è stata la squadra che ha percorso meno chilometri durante questo campionato: 104 254 in 38 partite. Penultimo, davanti alla squadra granata, c'è il Cagliari con 105 362 km. In testa a questa speciale classifica c'è l'Inter di Antonio Conte con 111 751 km percorsi. Nel gioco del calcio non per forza vince chi corre di più, ma di certo parliamo di un dato che va analizzato perchè indice importante della condizione fisica e mentale di una squadra.
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Torino ultima squadra per km percorsi in Serie A: quali sono le motivazioni?
Approfondimento / Con 104 254 km la squadra granata occupa l'ultima posizione di questa speciale classifica del nostro campionato
MOTIVAZIONI - Provando ad analizzare i motivi e le cause per le quali la squadra granata occupi quest'ultima posizione, sicuramente ha inciso la scarsa preparazione estiva dovuta ai preliminari di Europa League che, lo scorso agosto, i granata di Mazzarri dovettero affrontare. L'inizio anticipato della stagione ha impedito di eseguire i normali carichi di preparazione atletica e una conseguenza è stata il fatto che dopo pochi mesi la squadra di Mazzarri avesse evidenti problematiche di condizione rispetto alle avversarie. Ma a governare le gambe c'è pur sempre la testa e un dato di questo tipo è indice del fatto che in alcuni frangenti della stagione le motivazioni sono venute meno. A tratti la squadra non ha combattuto come doveva, erano venute meno la voglia e la compattezza. E dire che questo gruppo è stato costruito per distruggere le trame altrui puntando sul pressing a tutto campo e su veloci ripartenze.
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CORONAVIRUS - Poi c'è stata la lunghissima sosta per il coronavirus, che non ha fatto bene ai giocatori, che di fatto sono stati costretti a stare chiusi in casa per circa tre mesi per poi prepararsi frettolosamente per un mini-campionato da 13 partite in un mese e mezzo. La fatica e la stanchezza ovviamente si sono fatte sentire e Longo non aveva una rosa che offrisse ricambi adeguati. Importante ora sarà lasciarsi alle spalle questa complessa stagione ed iniziare a pensare alla prossima che inizierà il 19 settembre, partendo in primis con la scelta del nuovo allenatore (Giampaolo è in procinto di firmare) e poi con la società attivarsi immediatamente sul mercato in entrata e in uscita. C'è una rifondazione da fare e c'è poco tempo per compierla.
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