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Toro, contro l’Empoli sei ancora deludente

L'editoriale di Gino Strippoli / Attacco sterile e zero fantasia a centrocampo: il pareggio è giusto.

Gino Strippoli

"Dopo la sconfitta di Bergamo ci si aspettava una pronta riscossa contro l'Empoli, ed invece il Torino è andato incontro ad un'ennesima prova incolore. Squadra granata senza fantasia, incapace di manovrare a centrocampo, pressing inesistente rispetto alle partite contro il Milan e contro il Bologna, attacco sterile nei tentativi di gonfiare la rete avversaria. Senza Ljajic e Belotti questo Toro ha perso la via della rete e della fantasia, quest'ultima qualità necessaria in una squadra di calcio.Davvero troppo poco quello che il Torino ha fatto vedere contro un Empoli tutt'altro che trascendentale, sicuramente alla portata tecnica dei granata.

"Se si eccettua l'ultimo quarto d' ora del primo tempo dove la squadra allenata da Mihajlovic, ma con in panchina Attilio Lombardo, ha impensierito la rete avversaria e soprattutto ha  fatto vedere qualche lampo di gioco - grandi le parate di Skorupski su Obi e su Boyé - per il resto dei minuti in campo si è visto un Toro senza gioco, quasi svogliato, poco concentrato, con troppi errori nella propria metà campo, sia in fase di impostazione che di interdizione; e meno male che gli avanti empolesi non sono di certo micidiali nelle conclusioni da lontano - spesso fuori dallo specchio - e imprecisi sottoporta (come il ballo liscio di Gilardino che, solo davanti a Hart, ha 'bucato' di fatto la palla a  un metro dalla linea di porta) ma pure sfortunati a trovare in contropiede un Joe Hart in forma e in perfetta uscita sui piedi su Pucciarelli, che di fatto ha salvato la propria porta e evitato una possibile sconfitta.

"Il Toro ha ballato troppo a centrocampo, patendo più del dovuto i passaggi avversari. Valdifiori è apparso ancora troppo lento e fuori forma mentre si è ben distinto Joel Obi, senza ombra di dubbio il migliore tra i granata. Questo Toro è sembrato fuori forma in troppi giocatori, da De Silvestri a Valdifiori, passando per Molinaro (poi uscito per infortunio ma reo di una scorrettezza a gioco fermo che poteva costare l'espulsione e l'inferiorità per il Toro, di fatto graziato dall'arbitro). Inoltre anche nel primo tempo i granata sono apparsi troppo lenti nel cambiare il fronte, da destra a sinistra, dalla difesa in avanti se non con lanci lunghi che sono state spesso preda degli avversari. Qualcosa di troppo non funziona in questo inizio campionato, sopratutto analizzando il calendario sino ad oggi abbastanza alla portata del Toro: 4 punti in 4 partite - ovvero una media di un punto a partita - è davvero deludente e troppo poco per una squadra che veniva ventilata per una possibile scalata all'Europa League.

"Se con il cambio delle due mezzali rispetto a Bergamo si è sicuramente irrobustito il centrocampo, di certo lo si è peggiorato tecnicamente e questo Valdifiori non vale ad oggi un Vives che sa fare anche filtro nonostante i suoi 35 anni. Bisogna trovare al più presto un equilibrio in questo centrocampo. Con l'uscita di Iago Falque (la sua prestazione è stata davvero inesistente) ci si aspettava di vedere magari Martinez a destra e a sinistra il  giovane Aramu dalle indubbie qualità e abituato a giocare in quella posizione piuttosto che Zappacosta schierato fuori ruolo e che di certo non ha le qualità per giocarsi l'uno contro uno in spazi stretti. L'attacco granata penalizzato dalle assenze ha patito più del dovuto e nonostante Lucas Boyé abbia dimostrato tanta buona volontà si è vista la sua acerba esperienza, sopratutto quando si è troppo specchiato nelle sue giocate trascurando in alcuni frangenti i compagni.

"Di sicuro Sinisa Mihajlovic ha molto da lavorare per dare alla squadra quelle caratteristiche da lui auspicate e che devono portare il Toro a vincere le partite. Anche se sono passate solo 4 partite, il piatto piange rispetto le aspettative dopo il calciomercato. Che dire dell'Empoli? Che negli ultimi tre incontri a Torino ha conquistato 7 punti consecutivi: diciamo in sana ironia che il Toro in questo si è migliorato, uscendo imbattuto dal proprio campo.