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Torino-Roma: rigore è quando arbitro fischia. O no?

Scrivere della sfida Toro-Roma limitando il racconto ad una singola partita sarebbe una scelta parziale e complicata.

Danilo Baccarani

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Torna sulle colonne di Toro News un nuovo appuntamento con Danilo Baccarani, che con la rubrica Gran Torino ci offrirà contenuti di qualità ispirati al passato e al presente del Toro. In questo terzo appuntamento, Danilo ci racconta alcune importanti sfide del passato contro la Roma caratterizzate da calci di rigore che hanno fatto discutere.

Ci sarebbero tante storie da raccontare, partendo dalla roboante vittoria in rimonta del Grande Torino che a Testaccio demolì la Roma per 7-1 oppure avvicinandosi ai giorni nostri, il doppio 3-1 a nostro favore nella stagione 1988/89, culminata con la retrocessione, o ancora l’incredibile 4-5 del 1993 che fu antipasto di due sfide clamorose nella finale di coppa Italia (3-0 e 5-2). Ci sono squadre con cui la rivalità è più accesa, altre con cui il rispetto va oltre i colori, altre ancora che non sopportiamo per i motivi più disparati, per gli ex che segnano ogni volta che ci incrociano, per i reiterati errori arbitrali, siano rigori o gol annullati in maniera rocambolesca.

In epoca pre-VAR gli aneddoti si sprecavano e ancora oggi, le moviole fanno parte delle chiacchiere da bar e dei salotti televisivi calcistici. Questo perché, per il tifoso, l’ingiustizia è un modo per trovare conforto, una sorta di luogo metafisico in cui, davanti a sostanziose dosi di alcol, possiamo dimenticare delusioni e decisioni avverse e incomprensibili. Altri vedono negli errori arbitrali disegni pluto-massonici che coinvolgono i poteri forti, le scie chimiche e qualche magnate dell’alta finanza di cui non faremo il nome.

Abbiamo personali classifiche di avversione (non uso il termine odio), ricordiamo episodi controversi che hanno deciso in maniera definitiva il percorso della nostra squadra durante un campionato o una coppa. I nostri padri sono diventati adulti con il gol fantasma di Agroppi (1972/73) che costò di fatto uno scudetto, da bimbi abbiamo pianto per quel fallo su Francini a Innsbruck, i nostri figli hanno potuto godere di un marchiano errore VAR durante Toro-Inter, con tanto di audio e successiva sospensione per l’arbitro Guida.

Viviamo in un paese in cui la cultura sportiva viene uccisa dalla cultura del sospetto ma come pensiamo di cambiare se la nostra memoria è così selettiva e si rifugia più facilmente nei meandri di complotti di vario genere? Basti pensare che i tifosi della Roma, qualche mese fa sono potuti andare al cinema (!) per vedere un documentario che racconta un goal annullato oltre quarant’anni fa. Non un goal qualunque, sia chiaro, perché come recita il titolo "Er gol de Turone era bono".

Se andate a Roma si parla ancora di “questione di centimetri”, a qualcuno vengono le lacrime agli occhi, qualcuno vi racconterà che Turone non era in fuorigioco e che quel campionato gliel’hanno rubato. Gli errori arbitrali percorrono vie misteriose, ma restano tali: annegati nel passato, figli o meno del VAR o da una bandierina che va su o resta giù, da una palla che entra o che resta fuori per qualche centimetro.

E allora perché non derubricarli come tali, a semplici errori, e magari scherzarci un po’ su, almeno a distanza di anni? Non ce ne vogliano i tifosi della Roma, ma la diatriba Torino-Roma probabilmente ha radici molto più profonde di un episodio arbitrale controverso. Torino è stata la prima capitale d’Italia, i Palazzi del potere sono a Roma e hanno sempre un peso specifico importante nelle decisioni di questo paese. Per di più, nell’immaginario collettivo Roma e la Roma, viste alle latitudini nordiche fanno parte di quel potere che va ossequiato al di là di ogni ragionevole dubbio. E allora, per raccontare in maniera diversa e particolare, Toro-Roma, ho deciso di selezionare i cinque peggiori rigori assegnati ai giallorossi nelle sfide contro i granata.

Ve li ricordate?

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