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L’ingegnere con la mascherina juventina: “Chiedo scusa, non volevo offendere”

Esclusiva / La foto, spiega il protagonista, doveva rimanere privata e non diffusa

Gianluca Sartori

La sua foto con la mascherina bianconera insieme a due colleghi, sotto il logo del Torino al Filadelfia, si è diffusa sul web e ha provocato malcontento all’interno del mondo granata. Ora il protagonista dell’incidente “diplomatico” avvenuto in occasione della contestata riunione al Filadelfia dell’Ordine degli Ingegneri affida a Toro News le sue scuse ai tifosi granata che hanno interpretato quella foto come una mancanza di rispetto. “Sono una persona di una certa età ormai, le prese in giro di questo tipo non mi appartengono - spiega l’ingegnere, la cui richiesta è quella di rimanere anonimo -. Quella era una foto personale scattata con due colleghi che avrebbe dovuto rimanere privata. Non so come sia arrivata a circolare sul web perché non sono stato io a diffonderla. Proprio per questo tengo a dire che non voleva assolutamente essere un gesto di scherno volto a prendere in giro la tifoseria granata. Mi scuso quindi pubblicamente con chi si è sentito offeso”.

Continua l’ingegnere: “Anche se porto solitamente quella mascherina griffata Juventus, al Filadelfia ero entrato con un’altra mascherina, di quelle classiche, visto che si trattava di una riunione di lavoro. Poi due colleghi, di cui una è peraltro una simpatizzante granata, mi hanno chiesto di fare questa foto e l’abbiamo scattata. L’intento non era assolutamente quello di divulgarla a mo’ di scherno. Si tratta di un equivoco e peraltro ero contento di aver potuto vedere il Filadelfia, non ci ero mai stato da quando è stato ricostruito. Lasciatemi dire che mi sembra che tutto sia stato un po’ strumentalizzato in modo eccessivo. Tuttavia ripeto, chiedo sentitamente scusa a tutti coloro che si sono sentiti offesi”.

Ai microfoni di Toro News si è concesso anche l’ing. Alessio Toneguzzo, presidente dell’Ordine torinese: “Su 106 ordini degli ingegneri in Italia siamo il quarto più grande, con 7300 iscritti. Tra questi ne abbiamo alcuni che, talvolta, non si attengono al ruolo loro richiesto. Il nostro Ordine si dissocia da eventuali azioni inopportune. Il nostro Ente è anzi onorato di aver avuto la possibilità (unitamente agli Architetti, che hanno tenuto la loro Assemblea annuale all'interno dello stadio subito dopo la nostra) di usufruire di un luogo così importante ed evocativo per Torino, per la storia sportiva nazionale e anche da un punto di vista ingegneristico e architettonico”.

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