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Cairo senza giri di parole su Belotti: ora convivenza forzata fino a fine anno

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Le parole del numero uno granata sotto i riflettori: si è andati oltre la semplice frecciatina

Andrea Calderoni

Molto più di una semplice frecciatina. Urbano Cairo ieri, giovedì 30 dicembre, ha mandato la palla nel campo di Andrea Belotti senza usare giri di parole. Fino a prova contraria, ad oggi, il "Gallo" è a tutti gli effetti il capitano del Torino, sebbene stia attraversando una stagione travagliata a causa degli infortuni. Eppure la questione rinnovo non si è sbloccata e sembra non si sbloccherà fino al prossimo 30 giugno, quando il contratto dell'attaccante originario della bergamasca scadrà. "Se se ne andrà lasciandoci senza un euro? Credo che finirà così" ha dichiarato il presidente granata in modo crudo, ammettendo che il margine per una fine differente appare sempre più residuo.

Cairo senza giri di parole su Belotti: ora convivenza forzata fino a fine anno- immagine 2

MILAN - La situazione che si è delineata, perciò, è tutt'altro che ideale per il giocatore, per la società e per il gruppo squadra. Belotti, come detto, è ancora il capitano del Torino ma non è mai stato così lontano dal colore granata quanto in queste ore, a maggior ragione dopo le parole di Cairo. L'imprenditore alessandrino ha anche rincarato la dose, rivelando alcune volontà passate del giocatore. "Forse si aspettava che lo cedessi al Milan quattro anni fa perché al Milan sarebbe voluto andare" ha detto Cairo. Un po' di acredine, quella che si percepisce molto spesso quando un rapporto è ormai giunto ai titoli di coda.

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INFORTUNI - Le dichiarazioni di Cairo hanno riguardato il passato e il prossimo futuro, ma si sono soffermate anche sull'oggi e sugli infortuni di Belotti. Cairo li ha catalogati come "infortuni da stress" dovuti, secondo il numero uno granata, principalmente a questioni psicologiche. "Se cambi nella testa rischi anche di andare incontro ad infortuni da stress" ha affermato nello specifico Cairo. Ora la palla è passata nella metà campo del "Gallo" che però difficilmente potrà esprimersi sull'argomento. Tutto questo lascia presagire una seconda parte d'annata non semplice da gestire, soprattutto dal punto di vista mentale, per il calciatore e per l'intero ambiente granata. Dovrà essere bravo anche Ivan Juric a mediare e a rendere il meno amaro possibile quello che salvo sorprese sarà l'ultimo semestre di contratto di Belotti.

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