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Il Toro concede poco, ma subisce tanto: la colpa è dei “particolari scadenti”

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Il tecnico croato si è soffermato sul problema della sua squadra e ha sottolineato come i dettagli sono l'aspetto da migliorare da qui a fine stagione

Andrea Calderoni

Concedere poco e subire tanto: la denuncia di Ivan Juric è arrivata anche ieri, domenica 5 marzo, nella conferenza stampa di presentazione della partita interna contro il Bologna in programma questa sera. Non è la prima volta che il tecnico croato evidenzia questa carenza del Torino. Già nella passata stagione aveva sottolineato che la sua squadra era capace di contenere bene gli avversari, ma puntualmente al primo errore incassava gol. Lo stesso, a detta di Juric, si sta verificando nelle ultime settimane e sono i "dettagli" a fare la differenza. Il Torino si sta dimostrando fragile perché al minimo sbaglio viene punito e le partite si complicano. Da qui alla fine del campionato Juric ha un obiettivo, lo ha detto chiaro e tondo, senza girarci intorno: migliorare i particolari, solo così si può sancire la vera crescita del gruppo squadra (LEGGI QUI).

Il Toro concede poco, ma subisce tanto: la colpa è dei “particolari scadenti”- immagine 2

Gli stessi problemi si ripetono: nei particolari il Torino è molto scadente

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"Nei particolari siamo molto scadenti e questo non ci permette di fare punti - ha dichiarato in modo chiaro Juric -. In queste 15 partite, da domani in poi, vogliamo confermare i progressi di gioco aumentando però la qualità nei particolari. Concediamo veramente poco e subiamo troppo per quello che concediamo". Ripetere lo stesso concetto a distanza di una stagione non è un buon segnale, anzi indica una crescita relativa del Torino perché si ritrova ad affrontare le medesime problematiche. I "dettagli" di cui parla Juric sono quelli che permettono a una buona squadra di diventare un'ottima squadra perché sono gli aspetti che fanno svoltare e fanno competere per obiettivi superiori. Il miglioramento è stato quindi relativo, anche se va sempre considerato che il Torino in estate ha cambiato completamente volto perdendo diverse colonne della passata annata, praticamente in ogni reparto. La strada resta quindi molto lunga e i miglioramenti prospettati da Juric vanno ben oltre al piazzamento finale in classifica.

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