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Mazzarri pre Torino-S. Soligorsk: “Serve la giusta mentalità. E Zaza non si accontenti”

Gianluca Sartori

Che cosa si aspetta dagli avversari nell'arco dei 180 minuti?

"Dipende molto da come noi riusciamo a imporci. Nessuna squadra vuole essere passiva, ma a volte la squadra avversaria ti costringe a esserlo, dunque devi fare un gioco derivato da quello che sta succedendo. Ad Alessandria abbiamo avuto quasi 80% di supremazia territoriale. A volte però il possesso palle fine a se stesso non è buono; magari fai due tiri in porta e concedi le ripartenze. Invece bisogna schiacciare l'avversario, non farlo ripartire, riconquistare subito il pallone, e quando si può verticalizzare. Noi tendiamo sempre a imporre il nostro gioco, poi a volte l'anno scorso è successo che per la voglia di strafare si sono concessi a Parma e Bologna i contropiedi che ci hanno fatto perdere punti. Quindi bisogna attaccare, ma sapendo sempre che in ripartenza gli avversari ti possono fare male".

Per domani la preoccupano di più i suoi giocatori o gli avversari?

"Loro sono una squadra di tutto rispetto. Il calcio europeo si è evoluto, tutti vanno a mille, tutti sono preparati tatticamente, il calcio sta crescendo in tutte le nazioni europee. Se noi non facciamo quello che dobbiamo, la partita può diventare molto pericolosa. Prima di tutto c'è il rispetto degli avversari. Nessuno deve pensare che sia semplice. Anzi esorto il pubblico a darci una mano; nessuno deve dare niente per scontato, o si può cadere in brutte figure".

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