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Nicola pre Torino-Juventus: “Sarà una partita sentita, rappresenta la città”

Cecilia Mercatore

Questo derby era un suo sogno?

"Nel mio immaginario c'è sempre stato il piacere di immaginare se un giorno avessi potuto rappresentare questi colori, questo è avvenuto ed è sicuramente parte del mio lavoro. La grande immaginazione per me è un sentimento di elettricità ed emozione assolutamente positiva e non vedo l'ora che l'arbitro fischi perché io partirei già adesso, ma è per la passione che ho, solo per questo motivo".

Quali sono le analogie e le differenza tra il derby di Genova e quello di Torino?

"Non mi concentro mai sul passato, mi concentro costantemente sul presente. Mi è capitato di fare derby da giocatore e altri da allenatore, ma questo fa parte del passato. A me interessa esclusivamente concentrarmi sulla possibilità che io ho in questo momento di giocare insieme ai miei ragazzi. E' una partita che mi trasmette elettricità come ho già detto prima".

Quale messaggio vuole trasmette ai tifosi del Toro?

"Gli spalti vuoti mi fanno venire un colpo al cuore. Nell'immaginazione mia e dei ragazzi c'è anche soprattutto il fatto di immaginare questo rumore che portano i tifosi, questo rumore che ti smuove dentro, che ti crea delle sensazioni bellissime. Noi siamo professionisti e quindi cerchiamo non solo di immaginarli, ma anche di portarceli dietro".

Il derby è più tattica o più cuore?

"È come se mi chiedessi se per raggiungere un obiettivo è più importante il pensiero o l'azione. Non può esistere qualcosa senza l'altro, siamo persone, quindi è importante avere un obiettivo ed è importante avere un percorso per poterlo raggiungere. Poi la differenza sta nel come fai le cose".

Ha in mente qualche sorpresa per invertire il pronostico?

"Dei pronostici non mi interessa molto, abbiamo giocato con squadre molto importanti come Inter e Sassuolo e abbiamo saputo dimostrare di fare partite anche magiche. Noi ci concentriamo su ciò che dobbiamo fare, i pronostici valgono per altri. Io scendo in campo per ottenere sempre il massimo".

Quella di domani è un'occasione da non perdere, considerando il momento che sta vivendo la Juve?

"Ho sempre avuto un grande rispetto per gli avversari, sia da giocatore che da allenatore. E' un valore fondamentale. Loro nel corso degli anni hanno sicuramente dimostrato grandi qualità. Se sono primi, terzi o quarti si sono consolidati nel tempo. Uno scende sempre in campo per vincere, i punti determinano le qualità che esprimi ma in singola partita può succedere di tutto".

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