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Green Toro

Prima che sia troppo Tardy / Il pensiero del nostro Enrico Tardy, sull'ultima partita dei granata contro l'Atalanta

Enrico Tardy

Tutti di verde vestiti omaggiando i poveri "gemelli di sciagura" brasiliani ci siamo fermati all'ormai abituale pareggio. Verde come la speranza, nel nostro caso di raggiungere l'Europa...

Una vittoria nelle ultime dieci partite, la sola gara con l'Inter giocata ad un buon livello, per il resto, 5 punti meno dello scorso anno. Verde è anche il colore del presidente ( per la rabbia, per la oculatezza sarebbe scontato...) che si trova ad aver speso tanti euro per un calciatore ad oggi inesistente, e non averne incassati ancor di più per quello più bravo dello scorso anno.

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Altro che Europa, il problema della società è questo, non si spiega questo silenzio di fronte a risultati modesti ed organizzazione di gioco indecifrabili. Detto fuori denti, i calciatori che vengono al toro, si spera diventino bravi per venderli, o che siano dei discreti pedatori per rimanere, ma non certo degli ottimi calciatori, dunque qualche investimento sbagliato ci può stare.

L'importante è galleggiare tra dodicesimo e settimo posto (azzeccando tutti gli acquisti e il tecnico) a costo zero, lo abbiamo capito. E L'allenatore che avrebbe dovuto risvegliare gli antichi ardori cosa ci racconta a tal proposito? Nulla, in sala stampa è diventato più pacato di Gentiloni, mentre tatticamente la squadra rimane senza identità.

È evidente che il raggiungimento dell'Europa interessa a nessuno, diversamente società e tecnico sarebbero già giunti ad una resa dei conti. E la nostra curva applaude...mah...

"Avvocato penalista, appassionato di calcio (ha partecipato al corso semestrale di perfezionamento in diritto e giustizia sportiva presso Università di Milano), geneticamente granata, abbonato al Toro da circa trent’anni.